venerdì 21 agosto 2015

On the Road: Benvenuti al Sud



 Benvenuti al Sud




Questa mattina stavo a casa di una mia cara amica campana.

Durante la colazione abbiamo chiacchierato riguardo le differenze, gli usi e costumi tra i popoli nordici e meridionali del Bel Paese.

Vi riporto alcune osservazioni maturate nel mio piccolo viaggio tra Puglia e Campania.






Di casa in casa

Al Sud hanno questa bellissima abitudine di passare di casa in casa salutando famigliari e amici, facendo conoscere gli ospiti a tutti, passando del tempo a scambiare qualche parola.

Appena superi la soglia non sei considerato come un ospite, ma come l’ospitante.



Vuol dire che automaticamente entri a far parte del nucleo famigliare.



Tutti sono affabili e amichevoli e si approcciano a te come se fossi un parente da lungo mancato.

A differenza del “freddo Nord” non c’è bisogno di avvisare prima della venuta o di preoccuparsi dell’orario. Qualsiasi momento va bene per salutarsi, chiamandosi dalle finestre o citofonando per un’uscita all’ultimo.



Traffico

Per i pugliesi il traffico è qualcosa di totalmente diverso dalla concezione di traffico romana.
Durante ferragosto ogni volta che volevo sposarmi per visitare un po’ i luoghi, la famiglia che mi ospitava si preoccupava dei rallentamenti che potevo incontrare lungo la strada.

Solo che il traffico non si vedeva mai.

Questo perché per loro il traffico appare ogni qualvolta ci sia qualche macchina davanti alla propria, 
nonostante la velocità di 80 km\h.



Probabilmente un pugliese sul raccordo anulare muore nel giro di cinque minuti.



Borseggiatori

Il fratello della Pina è un autista di autobus napoletani e preferisce lavorare nei turni notturni quando il traffico (quello vero) è limitato.

L’insofferenza maggiore la prova verso i borseggiatori perché mirano alle “prede” più deboli: turisti ignari, donne, anziani.

Si muovono in gruppo sfruttando i sobbalzi dell’autobus pieno di gente. Tra la folla e con i continui scossoni il povero malcapitato non si accorge di essere attorniato dai borseggiatori che con mano abile sfilano portafogli e preziosi.

Una volta arrivati alla fermata scappano in tutte le direzioni confondendo il derubato che molte volte piange di disperazione.  


“Una volta avevano l’abitudine di spedire per posta i documenti, ora sembra che non si curino neanche di quello.”


Difficilmente si può trattare o discutere con loro perché per il “mestiere” che fanno si sentono dei principi, solo loro riescono ad avere una mano così lesta e scamparla sempre.
La giustizia non li condanna, è facile che escano di galera (se ci vanno) in poco tempo.


“Solo una volta è successo che uno della banda venisse accoltellato” (tutti sanno chi sono).


Come dice un altro fratello della Pina: “è certo che vivono una vita estremamente adrenalinica; se non li stroncherà qualcuno armato di coltello ci penserà prima o poi un attacco di cuore”.




Allarme Vegetariani

I Vegetariani sono considerati animali strani.

Anche se una famiglia non usa mangiare spesso carne è facile che veda il vegetariano come un alieno.


Se sei vegetariano cosa mangi?
Non mangi il pesce? Allora sei vegano. Le uova? Il formaggio?
Se sei vegetariano non puoi mangiare la pizza.


Non importa che tu finisca il piatto, primo, secondo e dolce. Se sei vegetariano sei considerato uno che non mangia niente.


Altri luoghi comuni:

Se sei vegetariano automaticamente la gente pensa che parlare di carne ti disturbi.
Se sei vegetariano non ti piace il gusto della carne.
Se sei vegetariano non approvi chi mangia una bella bistecca.
Se sei vegetariano ami gli animali.


Non ho idea se alcuni vegetariani si rispecchiano in queste caratteristiche.
Dal canto mio non mi crea problemi parlare di carne, mi piace il suo gusto, non mi disturba chi la mangia e non è vero che amo tutti gli animali.

In ogni caso è stato divertente e stano insieme vedersi appioppare tutte queste etichette addosso e notare come, malgrado le spiegazioni, rimanga la visione del vegetariano come qualcuno che si priva di un alimento fondamentale.





continua...

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