sabato 18 aprile 2015

Solidor: Stabilità VS Mobilità



Stabilità VS Mobilità


Tempo fa si è parlato a tavola di progettualità.
Lorenzo e Luciana hanno incontrato molti wwoofer nel corso degli anni. Ognuno di loro ha condiviso il proprio cammino.

Alcuni avevano il progetto di viaggiare, altri di costruire una realtà propria, altri di fare un’esperienza e poi vedere cosa portava, altri erano curiosi di indagare alcune tematiche dell’agricoltura e della vita, nelle relazioni, nel contatto con la natura..

Indipendentemente dal motivo che li spingeva a viaggiare, Luciana poneva la questione della responsabilità verso sé stessi e verso gli altri nel progettare il proprio futuro.

Il messaggio era più o meno questo:
In questi anni non ci pensate, ma verrà il momento in cui non sarete del tutto autonomi e per poter vivere in un’ambiente sicuro, adatto alle vostre forze, è bene che ognuno pensi a costruire una realtà (non per forza una proprietà privata) in maniera da non pesare sugli altri.

Qui si aprono molti discorsi: progettazione del futuro, vivere il presente, la creatività umana (costruire una realtà), la questione della sicurezza eccetera.

Ho incontrato molti ragazzi “viaggianti” che non avevano un’idea precisa di cosa avrebbero voluto fare nel futuro.
Erano come catturati dal viaggio come percorso, perché quello, più di altri, gli permetteva di confrontarsi con sé stessi in maniera diretta, quotidianamente.



Vivere il presente
E’ importante quindi potersi immergere in ciò che sappiamo essere il cammino adatto a noi, e allo stesso tempo aprire tutti i sensi “superiori” all’indagine di sé stessi, al comprendere quale futuro stiamo creando per noi stessi, a quale parte del nostro passato siamo ancorati.

Questo può indicarci cosa voglia dire vivere il presente: avere in noi al contempo la chiarezza del futuro e del passato. 



Costruirsi una sicurezza
Cosa vuol dire costruire una sicurezza?
Non parlo della sicurezza materiale. La casa di proprietà è stato un obiettivo che la generazione precedente ha fortemente perseguito.

Parlo della sicurezza spirituale.
Quel tipo di sicurezza, fiducia, nella propria interiorità, nel percorso personale che permette di non inciampare al primo ostacolo, al primo confronto con sé stessi.

La sicurezza o fermezza ti permette di affrontare la parte “oscura” di te stesso quando viene suscitata e resa così manifesta, senza cadere vittima della colpevolizzazione.

La sicurezza interiore ti permette di proseguire lungo il cammino superando le fasi che ti orienterebbero da un’altra parte (perché ti reputi poco degno, inadatto, senza forze o senza coraggio eccetera).

E’ importante quindi costruirsi una casa laddove le tue forze non bastino a sostenerti, una casa interiore a cui far riferimento, come dice Marco Aurelio, un centro a cui rivolgerti ogni volta che puoi.

Nessun commento:

Posta un commento