mercoledì 1 aprile 2015

Solidor: Ritorno a Solidor



Ritorno a Solidòr


Da pochi giorni sono di nuovo nelle terre toscane.
L’agriturismo Solidòr si situa proprio al confine con il Lazio.
L’aria è limpida, lontano qualche chilometro dal più vicino centro abitato, Pitigliano.
Sovrano il Silenzio nel paesaggio di una Natura quieta, tra i campi e le colline coltivate.

Ho passato un periodo breve l’anno scorso senza avere l’opportunità di conoscere a fondo gli host che in quel periodo erano fuori sede.
In compenso ho avuto la fortuna di incontrare una persona straordinaria, Vanda, che per conto loro ha gestito la proprietà.

E’ comunque bastata una serata in compagnia di Lorenzo e Luciana per farmi ripromettere a me stessa di tornarci.
Con tutta la curiosità e la voglia di conoscere la loro realtà, soprattutto verso l’approccio notevole che hanno dedicato e dedicano agli studi steineriani.
La loro biblioteca ne è testimone.

Da subito la mia intuizione si è verificata esatta.
Lorenzo e Luciana sono persone aperte, pronte al confronto e al dialogo.
Nel tempo hanno sviluppato una grande sensibilità verso l’accoglienza e la comprensione profonda di cosa sia il rapporto tra un host e un wwoofer.



Prima di tutto ci si confronta da essere umano ad essere umano, avendo la sincera intenzione di conoscere chi hai di fronte, quale è il suo vissuto, come poter fare in modo che vi sia una relazione fruttuosa tra le parti.

Le conversazioni con loro sono amabili. Gli argomenti importanti.
In poche ore abbiamo spaziato dalle singole esperienze di vita, per arrivare ai consigli saggi di chi, avendo percorso un cammino lungo e impegnato, può darti un’idea concreta di cosa voglia dire avere 70 anni.
Di cosa voglia dire condurre un’azienda agricola e farla funzionare dal punto di vista agricolo ed economico.

Si sposano così le parti spirituali e pratiche, con una forte e sincera partecipazione emotiva, come la stessa Luciana esprime, mettendo in tavola ciò che pensa senza mezzi termini.

Tutti e due vengono da studi di architettura (lei negli studi, lui cresciuto in una famiglia di architetti), tutti e due sono fortemente orientati verso l’antroposofia.

Lorenzo, insieme ad Enzo, ha fatto nascere la Demeter in Italia, l’organo di controllo per le aziende biodinamiche.

Dopo aver venduto le loro rispettive case a Milano anni fa, si sono cimentati in un’avventura programmata a tavolino.
Hanno comprato un terreno di 33 ettari con due casali da ristrutturare e 7.500 piante d’olivo.
Il primo anno l’hanno passato all’addiaccio, senza acqua e riscaldamento, mentre aspettavano la ristrutturazione di uno stabile.

Per loro era importante costruire una realtà che potesse orientarsi sull’agricoltura biodinamica e al contempo potersi mantenere economicamente.
Da qui la scelta dell’agriturismo.
Un mezzo altresì utile per far conoscere maggiormente la biodinamica e per avere un confronto con il mondo esterno. Stessa cosa nell’aderenza verso l’associazione wwoof.

Chi visiterà Solidòr avrà la possibilità di confrontarsi con una realtà consolidata, pregna di esperienza e buon senso.
Avrà la possibilità di confrontarsi con persone che lo potranno aiutare a farsi un quadro generale di cosa voglia dire burocraticamente, economicamente, praticamente, spiritualmente, umanamente, costruire e vivere in Italia in un’azienda agricola funzionante.



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