lunedì 29 dicembre 2014

Stop Famigliare: Hai paura?

Hai paura?


Prima di Natale, ho chiesto a Franca, la capitana del gruppo agricoltura, come ha vissuto l'esperienza del terremoto del Friuli (1976).

Con la sua solita praticità mi ha descritto le situazioni delle varie scosse, dove la terra tremava tutta, e lei, imperterrita, come se niente stesse succedendo, è sempre rimasta al suo posto (nonostante la gravidanza).

"Non avevi paura?"

La sua risposta è netta:

"No. Tanto scappare con il terremoto non serve a niente che se crolla l'edificio di tempo per salvarti non ce l'hai".


Mi sono rivenuti in mente gli appunti tratti dal libro "La ricerca della felicità" del Dalai Lama dove Tenzin Gyatso prende in esame emotività quali la paura, l'ansia, la collera, la sofferenza.

   


Paura

Prima di tutto, suggerisce Tenzin Gyatso, bisogna distinguere tra paura fondata e infondata domandandosi:

- "Vi è motivo di temere?"
- "Si può trovare una soluzione al problema?"

 Che si risponda con un sì o con un no a quest'ultima domanda il risultato rimane lo stesso: se si risponde di sì si è pronti per opererare verso il cambiamento, nel caso si risponda no è  doveroso accettare la realtà.

Inoltre, le motivazioni sincere sono un ottimo antidoto contro l'ansia e alla paura.

Ammettere i propri limiti facendo del proprio meglio, avendo un obiettivo sincero dettato dalla compassione, aiuta ad affrontare la preoccupazione.

Infatti: "se commetto un errore non ho ragione di rammaricarmi perchè ho fatto ciò che potevo, al massimo delle mie capacità".

°-°-°-°-°

Sicurezza e Arroganza

Per distinguere sicurezza da arroganza si può usare come parametro le conseguenze del proprio atteggiamento.

La sicurezza, o fiducia di sè, può portare verso l'Io Egoista (finta fiducia) o Io Altruista (gran desiderio di essere utili). Come distinguerli?
- L' Io altruista possiede un grande senso del sè, una gran sicurezza strettamente connessa con la sincerità (sincerità anche su ciò che siamo o non siamo in grado di fare);
- L' Io egoista teme di essere "scoperto" dagli altri e tende a costruire molte difese che lo isolano dagli altri.


Quindi, più sinceri e aperti siamo, più sicurezza proveremo perchè non avermo il timore di essere svelati, smascherati dagli altri.


 


Collera

Come combattere i sentimenti negativi
Tramite un approccio diretto, analitico e una disciplina interna (maturare idee di pazienza e tolleranza) si possono combattere attivamente i sentimenti negativi.


Davanti alla collera proviamo a rispondere con pazienza e tolleranza verso noi stessi.


Eviteremo così conseguenze a lungo termine provocate dall'ira anche se momentaneamente può portarci disagio e risentimento.


Invece di essere schiavi dell'emotività si avrà un controllo attivo delle cose avendo una mente forte e autodisciplinata. E' la porta verso un atteggiamento pieno e umile.

L'umiltà viene descritta da Tenzin Gyatso in maniera singolare:  

"L'uomo umile sà che potrebbe adottare un atteggiamento diverso, ma decide di non farlo".


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