martedì 9 settembre 2014

Stop Famigliare


Verso l’unità

I nostri superpoteri ci avvicinano all’unità, ci portano a sperimentare l’interezza e il senso di comunione cui tanto l’uomo anela.

Quali sono i passi da percorrere di riconoscimento verso se stessi una volta compresa la meta (la totalità)?

immagine da Internet
1. Sapere che sei in procinto di identificarti con il Tuo Punto di Vista sul Mondo in ogni fase della tua Crescita Personale;

2. Accettare che queste identificazioni sono temporanee.
Tu non sarai mai veramente te stesso finché non raggiungi l’unità.

3. Desiderare di voler cambiare identità ogni giorno.
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Assumere un’attitudine flessibile. Non difendere un Io che sai di essere temporaneo.

4. Permettere alla tua abilità di osservare quotidianamente senza giudizio, per rimpiazzare le idee inveterate verso cui ti orienti automaticamente.

5. Quando hai l’impulso di lottare, usalo come immediato segnale di lasciar perdere.
Apri uno spazio affinché una nuova risposta si sviluppi per conto suo.

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6. Quando non puoi lasciare perdere perdonati e vai avanti.

7. Usa ogni opportunità per dire a te stesso che tutti i punti di vista sono validi, ogni esperienza ha un valore, ogni visione interiore è un momento di libertà.

Prima di questi passi, verso il nostro “rifugio di montagna”, c’è un viaggio iniziale da affrontare, nello “smantellare” il proprio Ego.

Ed ecco come si compone.

L’Ego è organizzato in tre livelli:

- Energia: quando un’esperienza (memoria, emozioni, sensazioni) resta ferma nella tua testa ne stai traendo energia. Si libera in molti modi: attraverso i sogni, visioni interiori, immaginazione, rilascio emozionale, richiamo profondo, confessione, preghiera, meditazione, amore ecc.

- Convinzioni: quando smetti di difendere il comportamento delle tue convinzioni, esse diventano meno “collose”. Riottieni la libertà di pensare e credere in un nuovo modo.

- Struttura: la tua struttura forma il tuo io, la visione della vita, la tua identità, senza di essa non avresti identità, saresti una nuvola senza centro, quello che puoi fare con essa è essere testimone. In quel modo di osservazione non giudicante riduci l’Io ai suoi principi base, stai sulla soglia, dove la persona incontra l’Anima.

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