domenica 14 settembre 2014

Casa Melissa

La Casa dell'Accoglienza

in veranda
Casa Melissa è (anche) tra le mille cose, una fattoria sociale.
Collaborando con un'associazione svizzera, ospita adolescenti che hanno affrontato forti disagi, famigliari e sociali.

Ai ragazzi viene dato l'ultimatum di scelta, tra il trascorrere un periodo in centri abilitati o in aziende agricole sostenitrici di un progetto rieducativo e di accoglienza.

con Monika
Monika è tirocinante di Counseling, un'attività professionale che si occupa di problematiche relazionali, stimolando e sviluppando l'empatia, le potenzialità e la comunicazione con se stessi e gli altri.

In Germania ha lavorato come insegnate di Musica e Tedesco.
Si è appassionata di danze popolari e folkloristiche e ne parla ancora in maniera entusiastica, definendo la danza un ponte di comunicazione e di conoscenza tra le culture, un viaggiare nel movimento ritmico ed energetico del corpo, dei corpi.

uno dei suoi cappelli di feltro
E' una pioniera della creatività.
Ha portato i suoi prodotti in giro per i mercati italiani per vent'anni, con i suoi cuscini in pula di farro per l'allattamento, le tinture, i vestiti in feltro.

Ora ha lasciato momentaneamente i mercati e si dedica maggiormente ai ragazzi, piccole meteore in viaggio, progettando di costruire, nel suo laboratorio tessile, un percorso terapeutico basato sulla comunicazione non verbale.

Parlando delle difficoltà della convivenza si è aperto debolmente l'uscio di un mondo diverso, non immediatamente intuitivo, a cui si dedica la più accurata pazienza, tralasciando pregiudizi o intuizioni.

a Casa Melissa
Andare a fondo, scoprendo quali sono i bisogni reali degli altri, quelli che si celano dietro esigenze di superficie, è un lavoro lento, delicato.

Alcuni ragazzi sono stati talmente tanto traumatizzati dalle esperienze passate che hanno dovuto anestetizzarsi dal dolore subito.

Per potersi ricollegare ai propri sentimenti, per poter Sentire nuovamente, si procurano dei danni, sfociando nell'autolesionismo di vario tipo.
lino
In casi del genere, se togli al ragazzo l'autolesionismo, l'unico mezzo che possiedono e conoscono che li porta a Provare sentimento, è come se lo diarmassi.

Ci vuole una quieto, empatico avvicinamento, offrendogli prima il tuo appoggio, e successivamente proponendogli delle alternative.

begonia
Solitamente i ragazzi arrivano etichettandosi, dicendo delle falsità su loro stessi che hanno il potere di descriverli, a volte rubano, c'è chi vive di notte e dorme di giorno, esprimendo rabbia o frustrazione, in maniera diretta o per vie traverse.

Dopo un periodo lungo di convivenza, quando devono tornare in un'altra realtà, tanto è forte il cambiamento che preferiscono distruggere la bellezza di ciò che hanno vissuto piuttosto che sopportare il ricordo di una bella esperienza, cercando di fare di tutto per tagliare i ponti.

Eppure i ricordi rimangono, nelle parole di Flavio e Monika, tra le foto appese in casa, in alcuni vestiti abbandonati, nel viso di chi bussa alla loro porta.

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