lunedì 15 settembre 2014

Casa Melissa: Convivenza nei Mercati

Convivenza nei Mercati

immagine da Internet
Come scrivevo nei post precedenti, Monika si è occupata di mercati per vent'anni, esponendo i suoi articoli da Trieste a Firenze.

Ha convissuto con la folla, i colleghi degli altri banchi, lo “smonta-rimonta” degli stand, dormendo in macchina, lottando contro la velocità subitanea con cui la moda cambia, richiedendo sempre prodotti nuovi, o gli stessi esposti e confezionati in forme sempre diverse.

immagine da Internet
Così almeno erano le richieste dei clienti “fedeli”.
Chi era rimasto colpito da una delle sue trovate, tornava con aspettative che celebravano la novità, il non conosciuto, o almeno ciò che conoscono, ma proposto in un packaging insolito.

Cos'è, mi chiedo, tutta questa ricerca di cambiamento a cui ci rivolgiamo, così insoddisfatti ?
immagine da Internet
Una volta consumato il vecchio, corriamo per ridonarci un senso nuovo di noi, di ciò che vestiamo, acquistiamo, relazioniamo.
Più confortati da quello che apparentemente muta, poco legati a ciò che rimane.

Monika, grazie all'”ostacolo del cambiamento” ha dato sfogo alla creatività, all'attenzione verso il particolare, dedicandosi a stupire accogliendo le richieste di questi viaggiatori della velocità.

immagine da Internet
Tra le varie relazioni, ai mercati si incontrano persone di etnia zingara.
Molte volte mi è capitato, di discutere a Roma, riguardo la convivenza tra le etnie.
C'è molta frustrazione, arrabbiatura, che sfocia nelle esperienze negative e nel pregiudizio.

immagine da Internet
Monika mi ha regalato la sua esperienza, commentando come la relazione tra il mercato e l'etnia sia difficoltosa, perchè molti zingari si dedicano al furto, colpendo i banchi meno accorti.

immagine da Internet
Lei non ha mai avuto problemi, anzi li ha resi partecipi quando smontava gli stand, ringraziandoli con il cibo più che con i soldi, stando attenta a chiudere bene la merce, dormendo vicino ai suoi prodotti tra un giorno di mercato e l'altro.

Solitamente, dice, i commercianti più colpiti sono quelli distratti, che abbandonano, anche per poco tempo, il banco con le monete sopra o che non prestano attenzione alla messa in sicurezza della merce.

Non per discolpare o incolpare nessuno, ma se conosci cosa puoi ricevere dall'altra parte, se agisci con saggezza, senza colpevolizzare la persona ma il fatto, puoi guardare oltre l'azione e arrivare, se non all'umanità profonda, alle relazioni cordiali e di condivisione.

Nessun commento:

Posta un commento