sabato 23 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza


La conoscenza tradotta

alla Fattoria
Tra i tanti dialoghi e confronti alla Fattoria dell’Autosufficienza, a partire dal tema del cibo fino ad arrivare ai massimi sistemi, si citano libri, autori, maestri che hanno segnato il percorso dell’uno o dell’altro.

cicoria
Prima di partire ci siamo scambiati esperienze e regali. L’ultimo giorno del corso di permacultura era previsto un momento di condivisione.

Ognuno doveva portare cinque oggetti da donare agli altri.
Nonostante non partecipassi al corso mi hanno comunque accolto e ho guadagnato delle creme, tisane e un bellissimo libro sull’orto sinergico.

Ci sono state anche idee creative come i sassi dipinti di Matteo, gli oggetti accompagnati dalle storie narrate da Andrea, le poesie con le orchidee di Daniela, i ricordi di Enrico presi dalla sua scrivania, i prodotti di casa di Paolo (miele, nocciole e farine antiche) e altro ancora.

Tutto ciò che abbiamo preso è custodito nel nostro viverci quotidiano.
C’è un bisogno forte di ognuno ad accumulare esperienze, nozioni e qualsiasi consiglio, libro, foto che possa darci una base sicura da cui partire.

il fieno
Partendo dalla parabola dei talenti si può conservare ciò che ci è stato dato o portarlo nella nostra esperienza traducendo le parole in azione.

Perché se è vero l’importanza della conoscenza, è anche vero che troppa conoscenza non tradotta nella propria vita, porta ad un accumulo e si traduce in un inquinamento sia mentale che fisico.

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