mercoledì 20 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza: Mangiar Fiori



Mangiar Fiori

in tavola!
Le insalate alla Fattoria dell’Autosufficienza sono un mondo a sé.

Si possono chiamare un ottimo esempio di "cucina colorata".

Riccia, Lattuga, Cappuccina, Iceberg sono le varietà verdi usate, raccolte da semi vecchi, e buttate a casaccio nella zona del parcheggio.

Nonostante le poche aspettative il seme ha attecchito con tenacia senza bisogno ulteriore di cura o irrigazione (c’è da dire che questa è stata un'estate particolarmente piovosa).
Quindi quest'anno abbiamo raccolto le insalate "seminate in maniera selvaggia" per i lauti pranzi della fattoria.

Per decorare il piatto più "green" della tavolata si raccolgono fiori di Calendula, Borraggine, Nasturzio, Malva, Tarassaco, Zucchina, tutti commestibili e gradevolmente colorati.
Se si vuole insaporire ulteriormente l'insalata, si possono aggiungere i semi tostati di sesamo, lino, zucca e girasole.
 
Per finire si condisce con olio extravergine d’oliva e aceto balsamico o salsa di soia o altri acidulati.

oleoliti
Accompagna il tutto il pane integrale fatto in casa (a pasta madre) di Andrea, il supervisore e capo dello staff dell’allegra e quanto mai affollata Fattoria dell’Autosufficienza.

Calendula
Tra i fiori citati vi segnalo la Calendula, dalle mille proprietà, con cui si può fare anche un oleolito.

Si prendono una piccola quantità di fiori, lavati e asciugati, si mettono in un vasetto di vetro e si aggiunge olio extravergine d’oliva o di mandorle coprendo completamente i fiori esponendoli al sole per quindici giorni.
Si filtra l’olio con una garza e si conservano i barattoli per vari usi terapeutici.

La Calendula, per uso esterno, ha un’azione antibatterica, fungicida, antinfiammatorio, arrossamenti della prima infanzia, acne, dermatiti.

Sotto forma di collutorio si usa in caso di gengiviti, tonsilliti, stomatiti, faringiti, ascessi.

foto dal gruppo facebook

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