martedì 19 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza



Seminiamo
all'inizio

All’orto tradizionale abbiamo tolto i pomodori, duecento piante che hanno sofferto il tempo piovoso di quest’estate, e preparato il letto di semina.

Prima di tutto Jerry, contadino che viene quotidianamente ad aiutare qui alla fattoria, ha passato la fresatrice, poi con zappa e rastrello abbiamo tolto i sassi più grossi e pettinato la terra.

Una volta ripulita si segnano con dei paletti le file da seminare, tendendo un nastro di nylon tra i due per poter zappare mantenendo la linea diritta.

Si forma così un solco dove si metteranno i semi.

Si sono scelte le culture secondo il bisogno di irrigazione, abbiamo messo insieme diversi tipi di bietola, rapa e cicoria.
Ogni cultura è seminata ad una certa distanza tra le file e tra seme a seme.

a piedi nudi sulla terra
Per esempio abbiamo posto i semi di radicchio a 25 centimetri l’uno dall’altro, mettendo due o tre semini alla volta, mentre la cicoria catalogna stava a 30 centimetri di distanza.

Poi si ricoprivano i semi con un po’ di terra, più fine possibile.
Un modo suggerito da un’australiana di passaggio, che quel giorno lavorava in campo con noi, era di usare la mano come un setaccio per evitare che sopra i semi finissero pezzi di terra troppo grossi che ostacolano il loro sviluppo.

All'inizio delle file abbiamo messo dei cartelli con indicazioni varie: il nome della cultura, la data di semina e la quantità di file fatte.

Una volta messe le file, calcolando anche lo spazio di passaggio per lavorare le piante una volta cresciute, si innaffia (sempre la sera) tutto il terreno.

Suggerimento n.1: provate ad andare scalzi mentre lavorate la terra già smossa e ripulita. I piedi iniziano a prendere maggiore sensibilità, provate il freddo e il caldo, la pelle prende un nuovo contatto con la terra.

Un piccolo libro di Ghandi che sto leggendo ora consiglia di togliere il più possibile gli strati che ci separano dall’ambiente circostante, partendo dai vestiti fino ad avere come soffitto le stelle mentre il tuo corpo a riposo dorme e sogna.

i cartelli

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