domenica 17 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza



Alla ricerca della Valle Incantata

all Fattoria dell'Autosufficienza
Viaggiatori, Pellegrini, Migranti, Nomadi, chi in cerca di una nuova soluzione, strada, realtà, chi nel dubbio, chi nell’apertura, chi vuole apprendere e riportare la tecnica acquisita nel proprio progetto.
I corsisti, chi in queste due settimane ha vissuto un’esperienza di full immertion nel mondo della permacultura, hanno tutti obiettivi e prospettive diverse.

alla Fattoria dell'Acqua Calda
Sono accumunati però da un desiderio comune: il ritorno alla natura.
Almeno per quanto riguarda la parte superficiale, lo strato esteriore del loro percorso, del nostro percorso.
Scavando più a fondo, senza prendere scorciatoie, il bisogno del ritorno alla Fonte.

All’originalità della ricerca.

a Solidor
Perché di questo si tratta, una costante ricerca verso…
..verso una diversa realtà che porti forse qualche apertura, ma questa, una volta “consumata”, aprirà altre domande e la ricerca continuerà, indirizzata verso uno scopo diverso, un fine diverso.
C’è chi, dopo tanto viaggiare, esprime la sua perplessità, chiedendosi “che cosa in fondo ho guadagnato, che cosa mi rimane?”, o in altri casi “vivo del momento, cavalcando l’onda e poi… chissà!”, chi si scervella per arrivare ad un dunque di sé stesso, chi trova l’armonia in qualche momento per poi perderla appena qualcosa di “inatteso” fa capolino.

E se ora avete giudicato questo atteggiamento come negativo, vi dico: non c’è niente di male in questo.
Né nel vostro giudizio, né nell’errare.

alla Fattoria dell'Acqua Calda
Non c’è male, bene nel cercare uno scopo o un motivo.
Ognuno trova nella propria rivelazione, nella propria esperienza la sua risposta.

Leggendo un piccolo libro sulla visita di Fukuoka in Italia, tra le sue tante parole c’era una di queste risposte.

La vita non ha scopo.

Qui dobbiamo comunque specificare cosa intendeva.
Penso si rifacesse ad una sua esperienza precedente che lo portò dal lavoro di laboratorio all’agricoltura naturale. Nell’alba, al porto, mentre osservava il volo degli uccelli e il tutto intorno a sé si rese conto di non sapere nulla.
Che del mondo in realtà non aveva compreso nulla, niente di ciò che aveva studiato, esaminato, poteva spiegare fino in fondo la realtà.

da Annapia
Tornando allo scopo possiamo dire che non è tanto il motivo che spinge l’uomo, ma la coscienza del presente, del vivere nello stesso momento in cui vivi, del mangiare nello stesso momento in cui mangi.
Non potrai mai spiegarti razionalmente, scientificamente, definire il tutto, partendo da una foglia per finire ad una stella.
Ciò che puoi fare è intuire (dal lat. in-tueri, guardare dentro).

Un altro elemento è considerare lo scopo come uno sprono verso un percorso ben più profondo, e non come un obiettivo a cui attaccarsi, un elemento che sottenda al nostro bisogno di realizzazione, di sicurezza e fiducia di sé.
Non è quindi lo scopo la meta finale, ma solo una spinta, che naturalmente muta nel cammino, questo viaggiare in cerchio, o a spirale.

1 commento:

  1. non è la meta, per quanto grande, ma la via che fa di un uomo un viaggiatore. come un ardua salita in montagna, chi sale solo per arrivare in cima, perde il piacere di un grande dono : il cammino.

    *bacino:*

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