venerdì 15 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza


L’origine delle Parole

al fiume Albenga
La maggior parte delle incomprensioni nascono a causa della diversa interpretazione delle parole.

In questi giorni, per comprenderci durante le discussioni ai pasti, la domanda più frequente era:
“Ma tu cosa intendi per…(relativismo, generosità, bontà ecc..)?”

alla Fattoira dell'Autosufficienza
Tutte parole che hanno un significato approssimativo comune, ma che rientrando in un discorso tendono a prendere una sfumatura diversa.

Due parole principalmente mi hanno riportato alla realtà contadina o popolana.
Umiltà e Generosità sono due parole che abbondano nelle tavole delle religiosità e del moralismo.
Hanno una connotazione comune positiva e sono state dei promotori dello sviluppo umano e spirituale.

Ma vediamo che origine etimologica hanno.

Umiltà richiama il basso, il suolo, ciò che si riconnette con la terra (humus).
In origine definiva l’uomo di sentimenti poco elevati o di bassa condizione.
Successivamente il cristianesimo l’ha riconvertita per definire l’uomo che riconosce la propria piccolezza di fronte a Dio.

Generoso, ovvero di buon lignaggio, razza, specie. Che è di natura nobile, grande e nobile di cuore.
Chi viene di chiaro sangue, di antica e nobile stirpe.
Un tempo infatti si credeva che chi discendesse da stirpe antica possedesse naturalmente doti di grandezza d’animo.

al fiume Albenga


Umiltà e Generosità. Una parola che denotava il basso e una che denotava l’alto, il nobile.

Eppure oggi si usano le parole in maniera molto diversa, scordandosi quale origine e nascita avevano.

Uno dei corsisti ha raccontato di quante belle persone ha incontrato durante i suoi viaggi in giro per il mondo in autostop, condividendo il suo tempo e la sua realtà.
Mi ha colpito molto l’aggettivo bello.
Quindi sono andata a vedere la sua origine etimologica.

Bello dal latino bellus e ancora derivante da benus (buono). Bellus è meno intenso di buono e il suo primo e vero significato è confacente, comodo, e solo dopo passò al significato di ben proporzionato, grazioso.

Come origine il bello è da considerarsi un’anticamera del buono. Nel momento in cui incontri una persona o vivi un’esperienza ne deriva una sensazione che si può definire bella, gradevole.
Nel momento in cui conosci la persona o vivi intensamente un’esperienza inizi a definirla buona.

Di buono ho trovato una definizione etimologica interessante, ve la riporto:

“…bonus derivi dal più antico duonus, successiva trasformazione della d in b, la cui derivazione si attribuisce:
-alla radice sanscrita dve = felice
-alla contrazione di divonus, a sua volta dalla radice sanscrita div = splendere, (la stessa che dà origine alla parola dio).
Quindi si passa dal basso Umile, al nobile Generoso, al sentimento del Bello per finire nello splendore divino del Buono.

alle Balze

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