giovedì 31 luglio 2014

In quel di Firenze

Senti chi parla!

Stamattina a Firenze si sente il lavoro dei carpentieri e sembra d’esser ancora a Casa della Buca, quando con Massimo si prendeva il the della mattina e qualche fetta di pane spalmata di miele.

foto da
Così si passa da una verità all’altra.

Ora, con pochi giorni spesi in città, mi godo la Presenza di mio nipote, una creatura di 10 mesi con degli occhi blu tondi, e un sorriso tenero, buono, aperto.

Ci sono stati un sacco di discorsi aperti e mai chiusi ( quando alla fine si chiude un discorso?) con vari host sulla relazione tra adulti e bambini (distinzione che uso ora per comodità).

Iniziamo da Annapia, madre e nonna di almeno tre ragazzi (quelli che ho conosciuto), dove il tema sulle fiabe mi ha regalato qualche spunto interessante.

foto da Internet
Per prima cosa, nelle fiabe lei s’inspirava a situazioni di vita reale, la vita della scuola, i compagni del bambino, ecc. e faceva recitare la parte del protagonista a suo nipote.
Ovviamente gli spettava sempre la figura dell’eroe.

In questo modo l’identificazione con la storia era più forte, e M. la guardava eccitato dalla curiosità, felice d’essere al centro della storia.

Con Luca della Fattoria dell’Acqua Calda ho vissuto la realtà famigliare, come già accennavo in questo post.
Viola permea la casa della sua scoppiettante Presenza.

foto da Internet
Per il mio compleanno ha tirato fuori il corno inglese, ha fatto spegnere le luci dalla mamma e a lume di candela mi ha regalato un “buon compleanno” musicale.

Il dono più bello!

A volte gli adulti si sentono imbarazzati davanti ai bambini.
Sono senza strati, se vogliono una cosa la chiedono, se non la vogliono la rifiutano.
Dicono ciò che gli passa per la testa. Sono veri anche nei loro capricci.

I bambini, dicono, sanno essere crudeli.

Semplicemente esplicano la loro natura per quella che è.
Una “crudeltà” senza l’ipocrisia celata dietro il buoncostume.

foto da Internet

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