martedì 15 luglio 2014

Fattoria dell'Acqua Calda



Questi tafani di una buona donna!

foto da Internet: tafano
Quando vivi in città il fastidio per gli insetti si limita alle zanzare, qualche moscerino della frutta, un paio di mosche e se siete fortunati vi ronzerà intorno qualche ape o vespa.

In campagna invece, quando la natura e il caldo esplodono, si risvegliano magicamente i Tafani.

Simili a mosche, più grosse, lente e insistenti, ti brancano e ti pizzicano a piacimento.
Il viso è il punto che amano maggiormente.

Già da Marcello, quando ci furono due settimane calde a Giugno, i pappataci avevano la meglio.
Questi insetti sono piccoli, quasi invisibili e attaccano senza pietà.
Quando pizzicano saltellano da un punto ad un altro creando una linea di punture terribilmente urticanti.
foto da Internet: Sambucus Nigra
Per un mese e più non fai altro che grattarti, ottenendo l’unico risultato di apparire come un San Sebastiano a cui sono state tolte le frecce.

Al momento non ho trovato altra soluzione contro i Tafani che scuotere le braccia come i cavalli fanno con la coda per allontanarle (e non si allontanano). Anche se girovagando ora in Internet sembra che le foglie di Sambucus Nigra (comunissima pianta) strofinate sulla pelle infastidiscano questi insetti.
Quindi mi domando, come mi domandavo prima con le vespe, che senso cosmico hanno?

Sulle vespe ho scoperto che, numerose varietà di frutto, tra cui alcune specie di fico, vengono prodotte grazie al loro intervento. Quindi automaticamente passano dalla parte del bene.

Le api si sa, sono impollinatrici e produttrici del nettare divino.
Il conto di tre punture di vespa e due punture di ape (aggiornato ad oggi) è, diciamocelo, un prezzo dolce da pagare.

foto da Internet: Artemisia
Se non volete imbottirvi di soluzioni chimiche, contro i più “gentili” insetti estivi ci sono soluzioni naturali:

-le tarme si allontanano dai sacchetti riempiti di santolina (santolina chamaecyparissus) o di assenzio (artemisia absinthium), o di arance dolci (citrus sinensis) interamente punteggiate di chiodi di garofano (eugenia caryophyllata);
-le pulci non sopportano l’odore della mentuccia (mentha pulegium);                          
-le mosche abbandonano i luoghi abitati grazie alla ruta (ruta graveolens) piantata in vasi o appesa in boquet;
-le formiche non sopportano al loro passaggio i limoni marci (citrus limonum), la mentuccia nel suolo o in polvere (noi abbiamo provato i chiodi di garofano con maggior successo);
-le zanzare e i topi sono respinti dall’odore di menta piperita bruciata (mentha piperita);
-i diversi insetti hanno orrore di una decozione di bucce d’aglio (allium sativium);

come viene suggerito su “Il Manuale della Vita Naturale” di Alain Saury.
foto da Internet: menta

Nessun commento:

Posta un commento