domenica 25 maggio 2014

Ty Porth Saith

L'agricoltura naturale e la Pacciamatura

Foto di Francesco Olivieri
Jean Pain insegna:

“Non credo che peruanto riguardi il lavorar la terra,esista un metodo globale o un sistema uniforme . Dovrebbe essere l’agricoltore che si adatta, decisamente, al terreno di cui ha la responsabilità, questa terra che ha in prestito e dalla quale deve trarre il maggior beneficio per tutti, incluso se stesso, considerando ne il carattere, la personalità e d il comportamento , a seconda del clima, pedologia e geologia."

Terra Fertile 

"La sola cosa che resta generale, polivalente ed indispensabile, é il dare o ri-dare alla terra l’HUMUS in qualsiasi forma ed, aggiungiamo, QUESTA E’ LA NOSTRA ULTIMA POSSIBILITA’ ; L’umanità deve agire economicamente , poiché nessuno ha più diritto di bruciare materia organica di alcun tipo, dai rifiuti domestici a quelli urbani, dalle segherie e fabbriche d’imballaggio, alle sterpaglie ottenute ripulendo le macchie.

Eppure ogni anno milioni, sì , milioni di tonnellate di sterpaglia derivata dal bosco, sono a disposizione dell’agricoltura; costa poco, ma é incomparabilmente ricca , e ci dà l’unico fertilizzante che, oltre ad essere cibo immediato e perfettamente bilanciato per il terreno su cui coltiviamo le piante per il nostro sostentamento, diverrà al tempo stesso l’HUMUS nutritivo di domani.

E’ l’ideale per ogni tipo di coltivazione: cereali, erbe mediche, alberi da frutta e vigne, come pure per i vegetali e la crescita dei fiori."

Detto questo spieghiamo cosa sia la Pacciamatura:
una tecnica che consente, tramite copertura del terreno con materiali organici (Paglia, Cippato, Cartone, etc.) di preservare l'umidità del terreno e migliorarne la fertilità.
 
Dopo la falciatura del terreno sotto gli Ulivi, abbiamo distribuito la paglia sulle culture, stando attenti a non coprire le piccole piantine.

L'orto di Geraint è situato in collina, in un terreno in pendenza, dove i terrazzamenti creati (grazie anche al contributo dei wwoofer) conservano l'acqua delle pioggie prima di defluire nel declivio, senza ristagnare.


Foto di Francesco Olivieri

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